Durante le competizioni, oltre alla tecnica e alla componente fisica, la mente gioca un ruolo importante, che si tratti di uno sport di squadra o individuale, di forza o ancora di più di resistenza.

È spesso la mente, infatti, che si arrende per prima: la tensione, la stanchezza, le aspettative, la posta in gioco, la mancanza di lucidità e di concentrazione e i dubbi sulle proprie capacità possono infatti incidere in modo negativo sulla prestazione.

Sono molti gli allenatori e dirigenti che, sempre di più, ritengono l’allenamento mentale tanto importante e necessario quanto quello fisico.

Ci sono infatti molte evidenze di ciò che la mindfulness è in grado di fare nello sport e uno degli esempi più significativo è quello di Steve Kerr, ex cestista e allenatore dei Golden State Warriors, la squadra di basket di San Francisco – nel campionato NBA – e da poco anche del team USA, che ha fatto della mindfulness uno dei valori fondamentali della squadra.

Lo scopo di promuovere il programma MBSR nelle società sportive è rendere più forte la mente così da creare, inoltre, un vantaggio competitivo rispetto a chi non cura questa dimensione.

Al link che segue, un articolo sui benefici della mindfulness nello sport, con un approfondimento sul golf:

https://www.technogym.com/it/newsroom/benefici-mindfulness-sport/