Ecco alcuni passaggi tratti da uno dei numero si testi di Jon Kabat Zinn “La scienza della meditazione”, che vogliono offrire spunti di riflessione su cosa rappresentare la mindfulness nella vita di ogni persona, a prescindere dalle condizioni in cui si trova in questo momento.
“La consapevolezza è un modo diretto di coltivare intimità con sé stessi, è un’espressione dell’intelligenza umana”
“La mindfulness, come dimostrano decenni di ricerca, funge da potente alleata nell’affrontare e superare (per sempre, se si pratica) le sfide dello stress, del dolore, del disagio, della sofferenza”
“La pratica regolare ci restituisce la vita”
“La consapevolezza crea uno spazio che ci restituisce a noi stessi”
“Se nel mezzo del dolore fisico o emotivo portiamo pura consapevolezza, anche per un breve attimo, la nostra relazione con il dolore cambia e questo cambiamento ci offre un maggiore grado di libertà di atteggiamenti e azione”
“La consapevolezza è capace di generare un cambiamento che è impossibile immaginare a parole, anche se nessuno ci impedisce di farlo. Perché solo dalla nostra esperienza possiamo capire”
“Quando adeguatamente coltivata, la consapevolezza ci libera dai veli e dai limiti della nostra routine e dagli schemi mentali negativi, dalle relazioni distruttive e dalle emozioni che si accompagnano, dai rancori, dalle offese, dalle ingiustizie e i danni che abbiamo subito”
“È possibile arrivare a un certo grado di pace del corpo e della mente e ritrovare più salute, benessere, felicità, anche tra i momenti più duri e dolorosi”
“Spesso ci rifiutiamo di riconoscere le cose come sono e cerchiamo di costringere una situazione o una relazione a essere come vogliamo noi, per paura che i nostri desideri non vengano soddisfatti”
“Per quanto strano possa sembrare, la consapevolezza ci permette di assaporare e incarnare quel che di profondamente desideriamo: una maggiore stabilità e pace della mente, con tutto quel che si accompagna”
Portare consapevolezza sulla sofferenza ci porta a sviluppare più intimità con ciò che succede e questo fa la differenza tra l’essere prigionieri degli stati d’animo e mentali e il liberarcene”.
“La mindfulness è il passe-partout per conoscere la mente, lo strumento perfetto per modellarla; è la nobile manifestazione della libertà raggiunta dalla mente”
“Se siamo presenti nel momento, al momento, possiamo afferrare quegli attimi che la vita ci porta; se invece siamo concentrati su quello che la mente sta architettando, non li coglieremo mai, non li vedremo neanche passare”.
“La Mindfulness è abitare in permanenza nel panorama dell’adesso; è uno stato di veglia che sta al di là delle continue cadute nelle trappole di preferenza e avversioni, desideri e rifiuti, abitudini emotive e schemi di pensiero distruttivi mai messi in discussione”