Dov’è la nostra mente in questo momento?

Ci ritroviamo spesso immersi in un flusso di pensieri, contenuti mentali che a volte neanche sappiamo come sono nati; alcuni ci tengono ancorati nel passato, ovvero qualcosa che non esiste più se non nella nostra mente, altri nel futuro che nessuno può conoscere, a volte sono pensieri graditi, che ci fanno stare bene (almeno in quel momento), altri che invece ci fanno stare male, condizionando lo stato d’animo, le azioni e le relative conseguenze: è possibile andare oltre a tutto questo?

Forse tutti noi sappiamo quanto la mente può essere è capace di catturare la nostra attenzione e portarla altrove: pensieri, immagini, ricordi, dialoghi interni, situazioni in cui siamo coinvolti, pianificazioni su tutto quello che dobbiamo fare tra poco o domani.

Da una ricerca di Harvard emerge che per circa il 50% del tempo noi non siamo presenti, è come se fossimo assenti o se stessimo dormendo e possiamo verificarlo ogni volta che ci rendiamo conto di essere “assorti” in qualche pensiero o scenario, è come se ci risvegliassimo, ritorniamo in contatto con la realtà (del momento presente).

E tutto questo accade in qualsiasi momento: mentre guidiamo, mangiamo o facciamo qualsiasi altra cosa; l’agire nell’inconsapevolezza può avere conseguenze poco piacevoli.

Succede nelle relazioni: quante volte siamo con altre persone ma non siamo davvero li.

Non è un errore, è solo la mente che funziona così ma è possibile imparare a come essere più consapevoli e meno trascinati.

La mindfulness, grazie ad un uso sapiente dell’attenzione,  ci consente di vivere più momenti con maggiore presenza, consapevolezza, ci tiene radicati nel momento presente, a prescindere dalle condizioni in cui ci troviamo.